Unghia incarnita

Unghia incarnita

Unghia incarnita: come si è evoluta l’operazione chirurgica nel corso del tempo

Capita a tutti nella vita di incorrere in un’ unghia incarnita, un problema fastidioso, in alcuni casi doloroso, ma dopotutto semplice da risolvere. In realtà è importante sottolineare che non è sempre così semplice da risolvere. L’unghia incarnita può infatti trasformarsi in un problema grave, soprattutto se sottovalutata. Se l’infezione cresce, ecco che infatti il dolore può diventare intenso, l’unghia difficile da liberare dalla cute e può diventare necessario l’intervento chirurgico.

Le operazioni chirurgiche diffuse in passato, oggi considerate obsolete

Come abbiamo appena visto, l’operazione chirurgica è necessaria nei casi in assoluto più gravi, quando altri interventi non hanno portato al risultato sperato, quando il dolore è insopportabile e l’infezione ormai molto estesa, quando non ci sono altre soluzioni da poter far scendere in campo.

Un tempo si procedeva con la matricectomia totale, che comporta l’asportazione della matrice ungueale. Questo trattamento è oggi considerato obsolete, perché fa sì che l’unghia non possa ricrescere o possa farlo solo in parte. Si tratta di una tecnica considerata anche del tutto inutile e controproducente, dato che può capitare che le unghie ricrescano comunque e in un modo del tutto inadeguato alla funzionalità del piede.

Anche gli interventi di onicectomia parziale, seppur meno invasivi in quanto comportano la sola aperta delle estremità laterali, un tempo erano molto diffusi e sono invece oggi considerati piuttosto obsoleti. Non permettono infatti di eliminare in modo efficace la matrice malata ed è anche possibile che nel giro di qualche mese il soggetto possa cadere in recidive.

Blefaroplastica

blefaroplastica

La blefaroplastica per uno sguardo più giovane e bello: una breve guida

Sono sempre più numerose le donne, e con loro anche molti uomini, che desiderano uno sguardo giovane, vivace, bello. Per riuscire in questa impresa è possibile sottoporsi a qualche piccolo intervento chirurgico, tra cui la blefaroplastica.

Blefaroplastica, di cosa si tratta

Con la blefaroplastica superiore si va ad intervenire sulle palpebre superiori, così da eliminare la cute in eccesso, ed eventualmente anche il grasso in eccesso. In questo modo si rende la palpebra molto più leggera, allargando lo sguardo, facendo sì che non si venga a creare quella antiestetica tendina che purtroppo con il passare degli anni è naturale che si formi. Ovviamente esiste anche la blefaroplastica inferiore, che permette invece di intervenire sulla zona al di sotto degli occhi, così da eliminare in poco tempo le borse. Dopo aver effettuato un intervento di questo genere, ecco che il viso appare più giovane di ben 10 anni!

Quanto dura la blefaroplastica

Il bello di questo intervento chirurgico è che consente di ottenere dei risultati che durano a lungo nel tempo. Solitamente infatti non c’è bisogno di sottoporsi ad una nuova blefaroplastica per 10 o anche 12 anni. Niente male, un vero e proprio investimento per una bellezza a lungo termine! Ovviamente, giusto sottolinearlo, si tratta di una media. Da soggetto a soggetto la durata dei risultati può variare notevolmente, senza dimenticare che alcune persone sono più portate rispetto ad altre ad un rilassamento dei tessuti.